I costi del gas e dei combustibli fossili in generale sono in continua crescita. Per le famiglie e le imprese è necessario trovare soluzione alternative
I costi del gas e dei combustibili fossili sono in continua crescita e tenderanno ad aumentare ulteriormente nel corso dei prossimi anni. Questo certamente a causa del cambiamento climatico, che non ci permette di immaginare un futuro ancora con questa tipologia di combustibili, e a causa delle guerre energetiche che stanno influenzando la società su scala globale. Bisogna ripensare dunque a sistemi innovativi di produzione di energia e di calore, nonché a materie prime utilizzate per la combustione più pulite sia nel loro utilizzo, sia nella loro produzione e movimentazione. Le fonti di energia rinnovabili e i relativi impianti si candidano come valide alternative per il presente e il futuro ai combustibili fossili e al gas.
In questo articolo parliamo di:
- Quanto costa il gas oggi?
- Confronto con le fonti di energia rinnovabili
- Quanto conviene al consumatore?
Quanto costa il gas oggi?
Il gas è arrivato a costare 0,87 € per smc (metri cubi in condizioni di temperatura e di pressione “standard”). Nella ripartizione all’interno della bolletta il 72% sul totale del costo è dovuto alla spesa per la materia prima (il gas naturale) il 12% è legato alle spese di trasporto (sulle quali si è aperta una grande speculazione) e il restante 16% riguardo le imposte.
Confronto con le fonti di energia rinnovabili
La legna in confronto al gas metano costa circa il 60% in meno, rispetto al gas liquido costa circa l’85% in meno e rispetto al gasolio il 65%. Utilizzando una biomassa legnosa come, ad esempio, il cippato, con un consumo annuale di 15000 kWh, si risparmierebbero rispetto al gas liquido all’incirca 2500 €, si risparmierebbero rispetto al gas metano all’incirca 1500 € e si potrebbero risparmiare rispetto al gasolio all’incirca 2000 € annui.
Quanto conviene al consumatore?
Convertire il proprio impianto di riscaldamento e di cottura presuppone senza dubbio dei costi iniziali. Tuttavia, i guadagni nel medio-lungo termine sono tangibili. Gli impianti a biomasse per la produzione di acqua sanitaria, per il riscaldamento delle abitazioni e per la cottura dei cibi, rappresentano l’alternativa ai combustibili fossili, insieme alle altre fonti di energia rinnovabili, come il solare termico. L’utilizzo di tali sistemi e materie prime, permette ad ogni famiglia e/o impresa, di essere indipendenti dalle lobby e dalle speculazioni di mercato, di non avere una bolletta fissa e non controllabile, di sfruttare il biomateriale rinnovabile che l’ambiente ci offre, favorendo un’economia circolare e un’energia sostenibile.