Per gli impianti a biomasse come caldaie e termocamini l’accumulatore termico è fondamentale per conservare il calore e utilizzarlo in seguito
La principale funzionalità dell’accumulatore termico è lo stoccaggio di calore, il quale potrà essere sfruttato in un momento diverso dalla sua produzione. La possibilità di realizzare un accumulo termico permette di gestire meglio il calore prodotto, avendo un controllo cronologico sulla sua diffusione.
In questo articolo parliamo di:
- Funzionalità dell’accumulatore termico
- Dimensioni dell’accumulatore termico
Funzionalità dell’accumulatore termico
La principale funzione di un accumulatore termico è, dunque, la capacità che dona all’impianto sul quale è installato, di conservare il calore prodotto e di utilizzarlo successivamente a propria scelta. Può essere installato sia su le caldaie, sia sui termocamini.
Un’altra funzione del serbatoio di accumulo può essere quella di mettere in collegamento eventuali pannelli solari termici con la caldaia o con un altro generatore. In questo caso, un unico puffer potrebbe controllare il sistema abbattendo i costi di installazione dei pannelli ed ottimizzandone al massimo il funzionamento. In futuro ci saranno sempre più sistemi ibridi che combinano biomasse ad altre fonti di energia rinnovabili.
Dimensioni dell’accumulatore termico
Generalmente è consigliabile montare una grandezza che va dai 20 ai 50 litri di acqua per ogni kw di potenza del generatore. Per una caldaia automatica pellet/legna si consiglia un puffer di 700/1000 litri. Tuttavia, più si vuole dare prevalenza alla legna e più il serbatoio deve essere grande (anche 1500 litri), per avere una capacità di stoccaggio che sia in linea con la capacità di combustione e successiva produzione di calore.